Aperto il tavolo sul riordino delle Autonomie locali in Sardegna
Attivato, con l’Assessore Erriu, il tavolo di confronto sul riordino delle autonomie, l’evoluzione istituzionale e organizzativa del sistema: garanzie, tutele e rilancio dei servizi e professioni i punti fermi del sindacato.
Venerdi 13 Giugno 2014
Aperto il tavolo sul riordino delle Autonomie locali in Sardegna

Garanzie, tutele e rilancio dei servizi e professioni i punti fermi del sindacato con il pieno coinvolgimento dei lavoratori.

Si è attivato il 12 giugno 2014, con l’Assessore Erriu, il tavolo di confronto sul riordino delle autonomie, l’evoluzione istituzionale e organizzativa del sistema, con in primo piano il tema caldo post referendum degli enti intermedi, che necessità di risposte e soluzioni urgenti.
Inoltre nella convocazione, dove oltre alle categorie erano presenti anche le confederazioni, è stata trattata anche la problematica molto delicata e preoccupante delle società in house e dei 400 lavoratori coinvolti.
Questo tavolo, che si apre prima delle proposte e con una tempistica importante per essere protagonisti dentro i percorsi, è stato favorito anche dalle basi importanti e fondamentali del protocollo nazionale dello scorso novembre 2013. Abbiamo registrato un clima di dialogo positivo e scambio di merito sulle varie problematiche e si sono avviati una serie di ragionamenti che vedranno il sindacato sempre coinvolto in un tavolo permanente.
Analizzata tutta la complessa evoluzione istituzionale e normativa, sia rispetto al quadro nazionale che alle specificità dell’Isola, Erriu ha annunciato una ipotesi di percorso normativo con due provvedimenti: il primo per mettere ordine alla confusa situazione post referendum, avendo a riferimento la DELRIO e superando le problematiche aperte per come definire l’area metropolitana e per come equilibrarla col resto del sistema e poi un secondo più ampio di riorganizzazione del sistema delle autonomie, coordinato con altre norme di settore.
E’ stato fondamentale unitariamente ribadire i punti fermi e le nostre richieste molto nette: garanzie complessive per i lavoratori (organizzative funzionali e giuridiche) onde evitare situazioni che si sono verificate in precedenza nel sistema delle autonomie e non solo, e una formulazione chiara dei servizi che devono essere rilanciati e valorizzati a partire dalla risorsa umana. Su questo Erriu si è impegnato in termini precisi a lavorare assieme su questi obiettivi e nella prossima riunione verrà sottoscritto un protocollo di metodo e di contenuti per avere certezza del quadro di garanzie e tutele dentro cui ci si muove.
Nella costruzione della proposta, dove saremo coinvolti a breve, saranno fondamentali le dinamiche delle funzioni e la salvaguardia quindi delle professionalità e del lavoro pubblico al servizio dei territori.
Uno schema nuovo, sul quale le ipotesi sono ancora diverse, dovrà contenere e prevedere tutele assolute per i lavoratori delle Province, sia di quelle storiche che di quelle regionali, che hanno già in questa fase diverse criticità.
Il tavolo è importante per verificare le proposte e per fare il nostro lavoro a tutela del lavoro pubblico e per uscire da questo stato di confusione post referendum.
Nei prossimi giorni CGIL CISL UIL organizzeranno una nuova fase di assemblee nei territori per proseguire una discussione e socializzare con i lavoratori i termini delle questioni, per definirle concretamente.

CGIL FP (Cois)  CISL FP (Paderi) UIL FPL (Tocco)