Pubblichiamo il documento approvato in data 17 marzo dall’assemblea delle lavoratrici del sistema bibliotecario del Comune di Cagliari.
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"Le lavoratrici operanti nel sistema archivistico e bibliotecario del Comune di Cagliari, dipendenti e socie della Cooperativa il Frontespizio e delle altre cooperative operanti nel sistema, iscritte alla CGIL o simpatizzanti, si sono riunite in assemblea sindacale in data 17 marzo 2014 presso la Camera del lavoro di Cagliari, alla presenza del Segretario generale della FP-CGIL, per discutere i problemi dell’appalto per la gestione dei servizi di archivio storico e del sistema bibliotecario comunale.
La gestione dei servizi culturali degli Enti locali è stata oggetto di dibattito, anche congressuale, nell’ambito dei congressi territoriale e regionale della categoria e della Camera del lavoro di Cagliari, nel corso dei quali sono stati unanimemente condivisi il carattere pubblico dei servizi medesimi e l’impegno di tutte le categorie della CGIL a salvaguardarlo anche sul terreno delle scelte di competenza contrattuale.
Nell’ambito della discussione è emersa la preoccupazione per le incertezze derivanti dalla decisione del Comune di Cagliari di procedere ad un affidamento della durata di un solo anno e dalle controverse valutazioni in tema di scelta del CCNL da applicare ai rapporti di lavoro in questione.
In questo quadro, le lavoratrici concordano con la proposta che la necessaria azione di tutela del lavoro nelle fasi di eventuale cambio di gestione del servizio sia accompagnata da una iniziativa di confronto e di approfondimento rivolta alle Istituzioni locali ed alle Associazioni datoriali interessate e disponibili alla costruzione di una strategia di valorizzazione del lavoro nel sistema dei servizi culturali nel Comune di Cagliari.
Ciò premesso:
- ribadiscono che l’eventuale passaggio della gestione dei servizi dovrà vedere l’applicazione del dispositivo previsto dall’art. 20 del CCNL Federculture e, quindi, dovrà garantire gli attuali livelli occupazionali (numero di addette/i; orari individuali di lavoro; profili ed inquadramento contrattuale delle diverse figure professionali) e, sulla base delle risorse disponibili, essere l’occasione per la stabilizzazione di eventuali contratti di lavoro “flessibili o atipici”;
- osservano che un sistema regolatorio della competizione tra imprese aperto a dinamiche di dumping contrattuale è inevitabilmente destinato a scaricare le sue contraddizioni sul trattamento economico e normativo delle lavoratrici e dei lavoratori e, in ultima analisi, a favorire le imprese più disponibili a comportamenti derogatori sui diritti e le tutele del lavoro;
- ricordano che il livello di finanziamento assicurato dalla Regione Sardegna agli Enti locali per il finanziamento dei servizi culturali affidati alla gestione di realtà private e del Terzo settore è commisurato ai costi di applicazione del CCNL Federculture, maggiorati del 5% per la copertura dei costi gestionali dei servizi medesimi;
- rammentano che il trattamento contrattuale delle lavoratrici socie e dipendenti, in ultimo sulla base della legge 142/2001, dovrà essere identico e conforme al principio di parità di trattamento a parità di lavoro;
- rivendicano l’applicazione del CCNL Federculture come elemento qualificante della gestione dei servizi e del trattamento economico e normativo delle lavoratrici e dei lavoratori
A tal fine, l’assemblea:
In conclusione, il segretario generale impegna la FP-CGIL ad attivare un confronto con le Istituzioni locali e le Associazione datoriali a livello provinciale rivolta alla costruzione di buone prassi nella gestione convenzionata dei servizi ed alla valorizzazione dei beni culturali come bacino per nuova e qualificata occupazione giovanile e femminile."