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CCNL Cooperazione sociale. Il tempo è scaduto

CCNL Cooperazione sociale. Il tempo è scaduto

In allegato l’ordine del giorno approvato dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Cooperazione sociale tenutasi il 19 dicembre scorso.

Sabato 22 Dicembre 2018
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         Le lavoratrici e i lavoratori della cooperazione sociale di Cagliari, riunite/i in assemblea il giorno 19 dicembre 2018 presso la sede della Camera del lavoro, per discutere lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della Cooperazione sociale esprimono la propria contrarietà per la lentezza con cui da due anni si trascina il confronto e per la mancanza di risposte che ciò comporta alle proprie legittime aspettative.

         Le difficoltà  di lavoro delle  lavoratrici e dei lavoratori del comparto, rese difficili da molte circostanze, si traducono in una gravissima condizione salariale  ed in una significativa riduzione di diritti, che non possono essere ulteriormente sopportate senza una adeguata reazione.

         Le lavoratrici e i lavoratori rivendicano aumenti salariali non inferiori a quelli già ottenuti nei settori pubblici e privati del welfare ed un giusto riconoscimento per il tempo trascorso dalla scadenza del contratto ad oggi.

         Sono tante le situazioni di difficoltà che occorre affrontare per dare dignità alle  operatrici ed agli operatori della cooperazione sociale: ritardi nel pagamento delle retribuzioni; l’abnorme ricorso ai contratti a termine; l’abuso del part time ciclico verticale e, in generale, del part time non scelto; la torsione verso il cottimo di molte gestioni aziendali; la gestione discutibile della flessibilità degli orari di lavoro che, in taluni casi, arriva fino alla cancellazione delle ferie; la costrizione a diventare soci e socie, surrettiziamente operata da alcune realtà del territorio; il frequente disconoscimento  delle indennità di lavoro notturno e domenicale.

         E al tempo stesso, agiscono negativamente le prassi ribassiste poste in essere da molte stazioni appaltanti e la frequente distrazione da una corretta vigilanza sulla esecuzione dei contratti d’appalto. In alcuni casi, addirittura, anche l’ammissione della applicazione di CCNL pirata nella regolamentazione dei rapporti di lavoro e l’inerzia di fronte alle pratiche di dumping contrattuale tra le imprese.

         Il rinnovo del CCNL dev’essere l’occasione per Sindacati e per le Associazioni cooperativistiche per combattere la cooperazione spuria e contrastare comportamenti padronali che contraddicono la natura stessa della cooperazione sociale, snaturandola ed impoverendola.

          Per tutti questi motivi è grave la decisione di cancellare la nonstop originariamente fissata per questi giorni.

         Occorre che le date calendarizzate per il confronto finale siano utilizzate, con tutto l’impegno possibile, per giungere al rinnovo del CCNL, con il sostegno di un’ampia mobilitazione in campo delle lavoratrici e dei lavoratori della cooperazione sociale.

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