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Biologhe escluse dalla stabilizzazione dei precari ATS

Biologhe escluse dalla stabilizzazione dei precari ATS

Lo scorso lunedì 25 giugno 2018, una delegazione della FP CGIL di Cagliari ha incontrato il Direttore della ASSL di Cagliari, dott. Luigi Minerba, riguardo la paradossale situazione di tre biologhe precarie da più di diciotto anni, anch’esse presenti all’incontro.

Mercoledi 27 Giugno 2018
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Tale condizione, che avrebbe meritato interventi sollecitati a più riprese ma a tutt’oggi non adottati, vede ora una evoluzione ancor più inverosimile: il datore di lavoro, l’ATS (Azienda Tutela Salute della Sardegna) sta procedendo alla stabilizzazione di circa ottocento figure. Ma tra queste non figurano queste tre operatrici, di comprovata esperienza ed eccellente professionalità, che svolgono da tanti anni il loro apprezzato servizio presso la struttura di Genetica Medica sita all’ospedale Binaghi di Cagliari.

Ora, la legge Madia consente l’assunzione a tempo indeterminato del personale precario nella Pubblica amministrazione, in gran parte nella sanità; la Regione Sardegna ha adottato un importante  provvedimento per guidare tale processo, da mettere in atto concretamente dalle varie Aziende Sanitarie, ma l’ATS nel proprio piano di stabilizzazione dei precari non ha previsto il profilo professionale che consentirebbe alle tre biologhe di uscire dal tunnel del precariato, tanto da far dire, ironicamente, che  prima in ASL 8 e ora all’ATS abbiano operato dei fantasmi.

In effetti in altre realtà italiane, ed anche nella nostra regione, nelle dotazioni organiche di varie Aziende sanitarie si è previsto il profilo di "Collaboratore Tecnico Professionale cat. D", che consentirebbe anche alle tre lavoratrici l’assunzione, stavolta a tempo indeterminato, facendo cessare un’incomprensibile disparità di trattamento con tutti gli altri colleghi, nella propria azienda ed in altre strutture, disparità perdurante da troppi anni.

L’incontro con il Direttore della ASSL ha messo a fuoco in dettaglio le criticità della situazione, per la cui definitiva soluzione la FP CGIL di Cagliari auspica un intervento risolutivo e chiarificatore dell’Assessore alla Sanità, dott. Luigi Arru, e del Direttore generale dell’ATS, dott. Fulvio Moirano; occorre far cessare questa inaccettabile discriminazione, ancor più odiosa per la sua incredibile durata.

Senza considerare che la mancata stabilizzazione delle lavoratrici metterebbe a repentaglio l’importante attività della struttura deputata al coordinamento delle attività di donazione, prelievo e trapianto di midollo osseo per tutta la regione, essendo sia sede del Registro regionale dei donatori di midollo osseo sia Centro regionale di riferimento per i trapianti di organi, tessuti e cellule, permettendo l’effettuazione dell’attività trapiantologica in tutta la Sardegna.

E’ evidente che, in mancanza di una risoluzione del problema, la FP CGIL di Cagliari sarà costretta ad adottare tutte le necessarie azioni di tutela.

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