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MEM: caro Zedda, se sei stipendi arretrati ti sembran pochi ...

MEM: caro Zedda, se sei stipendi arretrati ti sembran pochi ...

In svolgimento per l’intera giornata di oggi 21 febbraio 2017, lo sciopero delle lavoratrici e lavoratori dipendenti delle Cooperative incaricate della gestione dei Servizi archivistici e bibliotecari del Comune di Cagliari.

Martedi 21 Febbraio 2017
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A partire dalle ore 9,30 le lavoratrici e i lavoratori si ritroveranno nella corte della Mediateca del Mediterraneo in via Mameli 164 a Cagliari per confrontarsi con cittadini, politici, amministratori e colleghi del settore dei beni culturali. La giornata si concluderà con un’assemblea pubblica che si terrà alle ore 16.30. Siete vivamente invitati a partecipare!


 21 FEBBRAIO 2017 


SCIOPERO DELLE OPERATRICI ED OPERATORI DEL SISTEMA ARCHIVISTICO E BIBLIOTECARIO DEL COMUNE DI CAGLIARI

 

 

PER UN LAVORO DECENTE NEI SERVIZI IN APPALTO E CONTRO I RITARDI NEI PAGAMENTI”

 

Da troppo tempo gli archivisti, bibliotecari e mediatecari dei servizi del Sistema archivistico e bibliotecario del Comune di Cagliari gestiti mediante il sistema degli appalti insieme con le loro Organizzazioni sindacali, chiedono inutilmente di essere ascoltati per rappresentare i problemi generati da reiterati e ormai cronici ritardi nei pagamenti delle retribuzioni da parte della RTI e dalla gestione organizzativa e contrattuale, talvolta approssimativa, a volte scorretta, in qualche caso addirittura indecente, dei rapporti di lavoro.  

Negati diritti contrattuali elementari, errori nel calcolo della retribuzione di ferie e permessi, negati i rimborsi per le trasferte, le maggiorazioni per il lavoro supplementare e festivi.

In questa realtà, come in altri servizi della cultura, del territorio provinciale e regionale vengono applicati CCNL non pertinenti all’attività svolta, con danno economico per gli operatori del settore.

Il CCNL di settore applicato fino al 2014 in base alla normativa regionale è stato il CCNL Federculture, l’unico ritenuto adeguato, in quanto l’unico specifico per il settore dei servizi culturali.

L’applicazione del Contratto Multiservizi, a partire da novembre del 2014, ha determinato per gli operatori una grave perdita economica, aggravata dai sotto inquadramenti e dai pesanti tagli delle ore effettuati su alcuni operatori, con ricadute negative sull’organizzazione del lavoro e sull’erogazione dei servizi al pubblico.

Tutto ciò è avvenuto nella totale indifferenza degli organi istituzionali comunali e regionali, più volte, peraltro, sollecitati dalle organizzazioni sindacali ad intervenire sul tema dell’applicazione del giusto contratto di settore.

Capitolati d’appalto spesso carenti nella definizione contrattuale dei profili professionali e nella assegnazione delle risorse necessarie, talvolta lacunosi nella definizione delle clausole sociali e quasi mai monitorati nella concreta gestione dei rapporti di lavoro da parte degli enti committenti.

            Per queste ragioni, chiediamo alla politica e all’Amministrazione pubblica un cambio nelle politiche concrete ed un’assunzione di responsabilità verso il lavoro in appalto

 

In particolare, chiediamo che:

 

- a chi opera nel sistema degli appalti siano riconosciuti gli stessi diritti e le stesse tutele degli altri lavoratori e che sia praticato il principio della parità di trattamento a parità di lavoro;

 NO AL LAVORO A COTTIMO!!

- in materia di pagamento di stipendi e di oneri previdenziali sia affermata la pari responsabilità del committente e della società appaltatrice, all’insegna della responsabilità solidale;

- che siano erogate le retribuzioni con puntualità e che l’amministrazione appaltante adempia tempestivamente ai propri obblighi verso le società appaltatrici, garantendo il puntuale pagamento delle fatture per i servizi erogati;

- che il Comune di Cagliari, attivi un tavolo permanente con le Organizzazioni sindacali confederali e di categoria per il monitoraggio del lavoro nei servizi in appalto e adotti ogni atto volto alla tutela dei diritti dei lavoratori, compresa la revoca dell’affidamento dell’appalto alle aziende della RTI che si rivelino in questo inadempienti,

- che la Regione Sardegna attivi l’Osservatorio degli appalti e dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro, e affronti, dopo anni di continui rinvii, la situazione del personale impiegato nel settore dei beni culturali (circa 1000 famiglie!!!) ed emani una chiara legislazione in merito alla corretta applicazione del CCNL di settore, sulla cui base eroga i finanziamenti agli enti locali per coprire il costo del personale.

Per queste ragioni il 21 febbraio ci ritroveremo nella corte della MEM

 

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