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Protocollo nazionale sul riordino delle Camere di Commercio

Protocollo nazionale sul riordino delle Camere di Commercio

Firmato protocollo Unioncamere-sindacati sul riordino delle Camere di Commercio. Cgil Cisl Uil: “Difendere posti di lavoro e rilanciare servizi alle imprese. Sul ddl di riforma della P.A. pronti a dare battaglia”.

Venerdi 08 Agosto 2014
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Roma, 7 agosto 2014

Un tavolo permanente di confronto nazionale e tavoli regionali e camerali per gestire la riforma delle Camere di Commercio. E’ quanto hanno sottoscritto Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa insieme a Unioncamere nel protocollo d’intesa varato oggi. Con un obiettivo preciso: “riorganizzare il sistema camerale difendendo i posti di lavoro e rilanciando i servizi alle imprese”.

“Il taglio degli oneri camerali disposto dal dl 90/14, sebbene scaglionato dalla legge di conversione, è un errore” sottolineano i sindacati. “Lo dicono le imprese e lo dicono le comunità locali. Mai come in una fase di recessione come questa, certificata ieri dall’Istat, c’è bisogno di sostenere il tessuto produttivo attraverso servizi innovativi e di qualità. Altro che ridimensionamento. Bisogna cambiare il sistema delle Camere puntando sull’alta specializzazione delle professionalità e abbattendo i costi. I lavoratori e Unioncamere sono i primi a volerlo fare. E a indicare proposte concrete”.

“Con il protocollo parte un percorso congiunto di riordino vero”, proseguono Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. “Un percorso che attraverso cabine di regia nazionali e locali salvaguardi posti di lavoro e retribuzioni di tutto il sistema camerale e spinga la razionalizzazione degli enti, l’integrazione delle funzioni e l’innovazione dei servizi”.

“In particolare” spiegano i sindacati, “il protocollo dispone l’avvio di un tavolo permanente di confronto nazionale, nel quale stabilire le linee guida del riordino. A questo faranno seguito tavoli regionali e camerali per verificare la dotazione di personale, anche precario, presente nel sistema e in ciascun ente, verificare le misure di riorganizzazione dei servizi, monitorare le ricadute sul sistema camerale degli effetti indotti dal taglio dei diritti camerali, elaborare linee-guida per garantire l’equilibrio tra servizi e livelli occupazionali in tutte le parti costituenti il sistema camerale”.

“E’ una sfida che lanciamo contro i tagli lineari del governo”, concludono Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. “E un modello di autoriforma che faremo valere anche nei confronti del disegno di legge delega. Per questo presidieremo l’iter di approvazione del ddl e dei decreti delegati, pronti a dare battaglia: per un sistema efficiente e capillare che valorizzi le competenze e aiuti lo sviluppo di imprese e comunità locali”.

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