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Settembre 2014 - Giugno 2015: parte la campagna nazionale "Salviamo la salute".

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"Tutelare e innovare il servizio sanitario nazionale e integrarlo con il sociale"
 
Il welfare come scelta strategica di ripresa economica e sociale: un grande investimento capace per un verso di garantire diritti e per l’altro di alimentare la crescita economica attraverso la creazione di posti di lavoro. Da questa idea nasce la campagna di mobilitazione promossa dalla Cgil "Salviamo la Salute. Attraversa l’Italia" a sostegno di una proposta del sindacato che parte da un’idea forte e innovativa di ripresa economica e sociale, che rovescia le fallimentari politiche di austerity, e che vede nel sistema di welfare sociale e sanitario pubblico e universale un grande volano La campagna ’Salviamo la Salute’ della Cgil, presentata oggi a Roma, partirà a settembre, per durare fino a giugno del prossimo anno, e si snoderà lungo l’intero territorio nazionale per rilanciare le proposte e le iniziative della Cgil per la contrattazione sociale nell’ambito del welfare socio sanitario. 

’Salviamo la Salute’ farà tappa in tutti Italia e avrà anche tre appuntamenti nazionali: ’la filiera della salute fa bene all’economia’, ’valore al lavoro nei servizi alla persona: stop lavoro povero’, ’salute e medicina di genere’; per chiudersi con una grande assemblea che si terrà a giugno del prossimo anno.

Ma l’impegno della Cgil entra subito nel vivo, a partire dalla discussione sul nuovo Patto per la Salute. Quest’ultimo, infatti, sostiene il sindacato, "deve mettere fine alla stagione dei tagli e garantire un finanziamento adeguato per il Servizio sanitario nazionale, puntando parallelamente all’abolizione dei ticket: milioni di cittadini rinunciano a curarsi perché non dispongono delle risorse economiche". 

Accanto a quest’ultimo, la Cgil propone "un ’Patto per il sociale’ con tre grandi priorità: povertà, non autosufficienza, definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali". Due patti che devono camminare parallelamente perché "sanità e sociale devono operare insieme". Per quanto riguarda il capitolo di revisione della spesa, "la Spending review è necessaria: bisogna combattere gli sprechi e spendere meglio, cioè in modo appropriato. Ma i risparmi devono restare nel sistema socio sanitario e vanno "restituiti ai cittadini con migliori servizi".

Due capitoli speciali della proposta della Cgil, inoltre, "uno è dedicato sulla lotta alla corruzione, per la trasparenza e l’integrità, con il sostegno alla campagna ’Illuminiamo la salute’, l’altro capitolo volto alla ’Salute semplice’, ovvero facilitare l’acceso al servizio sanitario per tutti". E ancora, ci sono proposte per rendere uniforme, in termini di diritti e servizi, l’intero territorio nazionale: nello specifico la Cgil rivendica la garanzia che i Livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociale siano diffusi e di qualità in tutto il Paese, come prevede la Costituzione, e che vengano trasformati i piani di rientro punitivi per le regioni in deficit, fatti di tagli, tasse e ticket, in veri piani di salute e risanamento.

Infine tre proposte per innovare il welfare socio sanitario: più prevenzione, più cure primarie h24 e di iniziativa, più integrazione tra sanità e servizi sociali, anche come risposta alla necessaria riconversione delle reti ospedaliere. Tre proposte, spiega la Cgil, "necessarie per rispondere ai bisogni delle persone, come l’aumento della non autosufficienza e delle patologie croniche". Ma una vera riorganizzazione, conclude la Cgil, "è possibile solo valorizzando il lavoro, superando le precarietà e salvaguardando i livelli di occupazione. Perciò occorre sbloccare la contrattazione e prevedere misure per tutelare e creare lavoro". Questo in sintesi il menù di proposte della Cgil per la contrattazione sociale nel welfare sociosanitario, che sarà adattato e arricchito con le proposte regionali e territoriali che arriveranno nel corso del viaggio della campagna ’Salviamo la Salute’.

 

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