Anche in Sardegna i lavoratori delle autonomie locali parteciperanno a una forte mobilitazione a sostegno delle rivendicazioni nazionali riassunte in cinque punti, di valore e di contenuto che dimostrano quanto siano deboli gli annunci del Governo e forti le resistenze al cambiamento vero.

- Cabine di regia nazionale e locali per ridisegnare funzioni e servizi
- Costi standard e Lep in ogni ente, centrale unica d’acquisto in ogni regione
- Turn-over generazionale e investimento nelle competenze
- Piani di riorganizzazione in ogni ente
- Rilancio della contrattazione

Queste le cinque proposte unitarie per riformare davvero il sistema delle autonomie locali.

A sostegno delle proposte, lunedì 7 luglio si terranno dei presidi presso le Prefetture.
Questo per unire le rivendicazioni nazionali alle necessarie azioni di riforme e riorganizzazioni del tessuto delle autonomie attraverso una specialità moderna e legata alle esigenze e bisogni dei territori, con la risorsa umana al centro delle decisioni e non ancora una volta oggetto di tagli e mortificazioni.
Al volantino nazionale che indica obiettivi e criticità del settore si uniscono pertanto le aggravanti del caso Sardegna, delle riforme mancate e delle zone d’ombra che necessitano di un impegno più preciso e urgente della politica.
Il tavolo aperto con l’Assessore Erriu deve essere accompagnato da un percorso di dialogo con il Consiglio e da una definizione complessiva delle riforme e delle riorganizzazioni.

A Cagliari, il sit in si terrà in Piazza Palazzo dalle ore 10:00 alle ore 12:00.