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Per l’integrazione ed il rilancio della FP-CGIL

Per l’integrazione ed il rilancio della FP-CGIL

In data 23 giugno 2014 si è riunita, presso la sede della Camera del lavoro in Cagliari, la Segreteria della FP-CGIL provinciale, con all’ordine del giorno l’impostazione del piano di lavoro della Federazione. Comunicato in allegato.

Lunedi 23 Giugno 2014
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La riunione, aperta da una comunicazione del segretario generale e sviluppata attraverso un ampio confronto tra le compagne ed i compagni della segreteria, è entrata nel merito dei temi legati agli  sviluppi politico-organizzativi della Federazione, alla costruzione di un’iniziativa formativa rivolta all’approfondimento delle competenze del quadro attivo, all’avvio di un sistema informativo e di comunicazione rivolto ad assicurare la partecipazione ed il coinvolgimento delle iscritte e degli iscritti nella vita del sindacato e nella costruzione delle sue scelte e, infine, all’impostazione di un metodo organizzativo fondato sulla trasparenza amministrativa, la rendicontazione sociale ed il controllo di gestione.
Le prossime scelte della FP-CGIL di Cagliari devono consentirle di corrispondere adeguatamente ai suoi compiti ed alle responsabilità che la impegnano, caratterizzandola per l’efficace impiego delle sue risorse organizzative, economiche, umane e professionali.
L’adozione di tali scelte si rende tanto più necessaria ed improcrastinabile, alla luce degli orientamenti espressi nel congresso recente, del dibattito sull’autoriforma del sindacato e dei ritardi complessivamente accumulati anche dalla nostra Organizzazione.
Scelte contrastate dalle drastiche decisioni del Governo in tema di agibilità sindacali, che colpiscono direttamente anche la nostra Federazione, alle quali ci opponiamo fermamente.
Tali decisioni, mentre colpiscono le risorse e gli strumenti di rappresentanza e di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori della P.A. e, in prospettiva ravvicinata, dei comparti privati, ci portano a riaffermare le ragioni vere e profonde della nostra scelta di attribuire, attraverso la nostra adesione alla FP-CGIL e alla CGIL, dignità e valore alle ragioni del lavoro e della democrazia.
Per permettere il necessario confronto,  il Comitato direttivo della FP-CGIL di Cagliari sarà  convocato prossimamente, con all’ordine del giorno la discussione delle scelte idonee a consolidare e rilanciare la FP-CGIL a Cagliari e in Sardegna.
Una discussione che si inserisce in un più ampio confronto, aperto in tutto il sindacato confederale e che nella CGIL confluirà nella prossima Conferenza d’organizzazione, che richiama la necessità di  una profonda revisione, semplificazione e razionalizzazione del modello contrattuale, di un nuovo progetto per l’organizzazione e di un nuovo pensiero sul sindacalismo confederale e la sua unità.

I criteri ispiratori della proposta sono rivolti a realizzare un modello che:

1. esalti i diritti di partecipazione e di informazione delle iscritte e degli iscritti, rafforzandone gli strumenti di conoscenza, l’accesso ai servizi sindacali, il coinvolgimento nelle scelte reali dell’organizzazione e la concreta possibilità di partecipare alle discussioni, alle scelte ed alle attività;
2.   conformemente alle regole statutarie della FP-CGIL, affermi e valorizzi il ruolo di ogni organismo statutario, dai comitati degli iscritti, al comitato direttivo, al collegio dei sindacali, alla segreteria ed al segretario generale;
3.   completi il quadro organizzativo diffuso della FP-CGIL di Cagliari in tutti i posti di lavoro pubblici e privati, formando i Comitati delle iscritte e degli iscritti dove non ancora eletti e favorendo un diffuso reinsediamento della categoria in tutto il territorio provinciale;
4. realizzi il massimo di integrazione politico-organizzativa tra i diversi livelli della categoria e con la Confederazione, in particolare realizzando forme di intreccio organizzativo con la Camera del lavoro e la Funzione Pubblica regionale. Ciò a partire dalla sperimentazione di un ravvicinato ed efficace coordinamento funzionale, economico  ed organizzativa tra la Federazione provinciale e la Federazione regionale e dalla partecipazione attiva del gruppo dirigente della FP-CGIL alle istanze organizzative della Camera del lavoro, quando costituite;
5. produca una più alta capacità di comunicazione e di relazione tra la FP-CGIL e la comunità delle lavoratrici e dei lavoratori delle funzioni pubbliche nel territorio ed in Sardegna;
6.  ad ogni livello di responsabilità, sviluppi le competenze politico-sindacali, organizzative e relazionali delle dirigenti e dei dirigenti sindacali, mettendo a base del loro profilo e della loro stessa selezione le motivazioni e la scelta di una partecipazione libera, attiva e volontaria,   valorizzando le risorse del Centro nazionale per la formazione, arricchendo i processi formativi con risorse qualificate anche esterne alla categoria e sviluppando una capacità di progettazione e di gestione della formazione che parta dai bisogni delle iscritte e delle iscritte e dalle sfide che la FP-CGIL deve fronteggiare;
7.  assicuri un costante controllo sulla gestione delle risorse finanziarie, delle agibilità sindacali e delle attività intraprese, in una logica di rendicontazione trasparente e di bilancio sociale, così da favorire la costruzione di un clima di effettiva fiducia e solidarietà, premessa necessaria per il superamento di ogni retaggio di sindacalismo di mestiere e di apparato e per favorire la partecipazione attiva delle iscritte  e degli iscritti.

Le scelte di riorganizzazione della Federazione, sottoposte ad ogni livello ad una accelerazione impressa dalla gravità delle decisioni governative in tema di agibilità sindacali, sono assegnate per quanto di nostra competenza al Comitato direttivo, che dovrà discuterle nell’ambito di un processo di un processo di grande complessità, governato dalla FP-CGIL nazionale e dalla FP-CGIL regionale nell’esercizio dei rispettivi ruoli, che intendiamo sviluppare in dialogo aperto con ogni livello della Confederazione.

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