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Ispettori INPS: stato di agitazione

Ispettori INPS: stato di agitazione

Proclamato lo stato di agitazione del personale ispettivo dell’INPS di Cagliari. Segue ....

Giovedi 21 Dicembre 2017
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Alla Direzione  Provinciale INPS

CAGLIARI

 

Alla Direzione Regionale INPS

SARDEGNA

                                                

alle Lavoratrici e ai Lavoratori

INPS

 

Alle OO.SS. Nazionali

CGIL -FP CISL FP UILPA

 

Agli Organi di Stampa




Queste OO.SS. Territoriali, consapevoli dell’importanza del ruolo e della funzione attribuita all’INPS a garanzia dei diritti di welfare e di cittadinanza di tutti gli Italiani, con sconcerto e preoccupazione apprendono i contenuti del DM 10 ottobre 2017 del Ministro Poletti con cui si prevede che le risorse finanziarie di INPS e INAIL destinate al pagamento delle missioni per il personale ispettivo, siano accreditate entro il 31 gennaio del 2018 sui conti dell’INL. Un provvedimento che richiama, quale presupposto di legittimità, l’art. 23 del dpcm del 23.02.2016 che ha un contenuto normativo totalmente differente, con il rischio di produrre un accentramento delle attività strumentali alla gestione del “neo-costituito” Ispettorato Nazionale del Lavoro e una incredibile sperequazione rispetto alle attività e alle risorse finanziarie ai danni di INPS e INAIL.

                Preoccupazione che viene incrementata dall’assoluto silenzio sulla vicenda da parte dell’Amministrazione. Anzi, circolano voci sulla impossibilità a garantire la copertura assicurativa, a partire da gennaio, nonché l’erogazione dei rimborsi e persino la continuità del servizio.

                La gravità di quanto accade accresce se si considera il perdurare di un clima di incertezza e di disinteresse dell’Amministrazione riguardo alla progressiva sottrazione ed erosione di risorse, professionalità, ruoli e competenze che negli anni hanno costituito il pilastro su cui l’Istituto ha fatto costante affidamento, per garantire il rispetto delle norme, le tutele per i lavoratori, la deterrenza nei confronti di quelle imprese i cui comportamenti opachi, quando non delittuosi, erano volti all’ evasione ed elusione contributiva.

                L’attività di Vigilanza ha inoltre garantito nel tempo significativi flussi economici in entrata, e ha costituito punto d’osservazione privilegiato per comprendere fenomeni di elusione ed evasione in atto che altrimenti sarebbero passati sotto traccia.

                Tutto ciò è costato alle donne ed agli uomini dell’INPS impegnati sul fronte ispettivo con sacrifici, studio e soprattutto a proprie spese, rischi professionali e personali ed è attraverso questi che l’Istituto ha potuto garantire l’effettività e la credibilità della sua mission istituzionale.

                L’Ispettore INPS è da sempre il garante della tenuta istituzionale del sistema previdenziale italiano. In ciò concorre con i tanti altri lavoratori dell’INPS che, ciascuno nel ruolo di competenza, contribuisce a gestire una complessa macchina che, per quanto perfettibile, non può prescindere dal lavoro alacre e professionale dei suoi dipendenti.

                L’implicito rischio di lesione dei diritti ravvisabile nel D.M. 10 Ottobre 2017, (difficile trovare altro termine se non “scippo”), con il quale la Vigilanza INPS è sottratta alla sua attuale governance in seno all’Istituto, è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti, che in questi anni, hanno condizionato negativamente le attività dell’istituto e che attualmente solo grazie alla abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS riesce a garantire, con enormi difficoltà, i diritti di tutti.

                Il silenzio, della Amministrazione, che circonda questa vicenda costituisce per le lavoratrici ed i lavoratori della vigilanza, che già tanto hanno sopportato sul piano personale e professionale, un elemento che ritengono non più tollerabile.

                Il Decreto Ministeriale del Ministro Poletti del 10 ottobre 2017 sembra costituire il coronamento del progetto di ridimensionamento ed indebolimento su scala nazionale delle attività di vigilanza in materia previdenziale, pervicacemente portato avanti contro ogni logica e senza raziocinio.

                È opportuno precisare che l’intenzione delle lavoratrici e dei lavoratori della Vigilanza INPS è quella di proseguire la propria normale attività a partire dal 2 gennaio 2018 senza soluzione di continuità. Per questo di essere messi in condizioni di farlo, secondo le modalità previste per tutto il personale dell’INPS.

Sottolineano, peraltro, che il trattamento di missione è parte del trattamento economico in godimento e quindi rientra a pieno titolo nel credito retributivo che l’ispettore vanta esclusivamente nei confronti dell’INPS quale suo datore di lavoro.

Il fortissimo senso di appartenenza alla funzione che l’Istituto svolge, al quale gli Ispettori dell’INPS al pari degli altri dipendenti, sono stati formati, viene messo in discussione dall’incerto presente e nel fosco futuro che li aspetta. Sono venute meno riferimenti, certezze e garanzie necessarie ad assicurare quel livello di minima serenità che possa consentire di proseguire nel complesso e non semplice lavoro al quale sono chiamati.

Pertanto, le scriventi OO.SS., preoccupate per il pregiudizio che tali disposizioni possono produrre sulla efficacia ed efficienza dell’azione svolta dalla Vigilanza Ispettiva, per evidenziare in forma concreta ed incisiva la sofferenza e il disagio dell’intero corpo ispettivo INPS, consapevoli dell’importanza che l’attività ispettiva riveste sul piano della tutela del lavoro, su mandato delle lavoratrici e dei lavoratori interessati,

 

proclamano lo stato di agitazione del personale Ispettivo

 

che a sostegno della vertenza, si asterrà, a partire dal mese di gennaio 2018, dalle attività eccedenti l’orario ordinario, con la connessa sospensione di ogni attività non strettamente ordinaria, congelando quindi ad horas anche ogni forma di collaborazione/formazione di personale ministeriale sulla materia previdenziale e ciò fino a quando non pervengano chiari e documentati segnali di discontinuità rispetto all’attuale condizione di grave precarietà.

Chiedono a codesta Direzione l’apertura immediata di un confronto sul merito.

 

CGIL FP – Cagliari

Maria Teresa Steri

CISL FP – Cagliari

Bruno Ugas

UIL PA – Cagliari

Giorgia Vargiu

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