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Sui fatti di violenza al Centro AIAS di Decimomannu

Sui fatti di violenza al Centro AIAS di Decimomannu

Ci interroghiamo su quale cambiamento serva perchè i gravissimi episodi di violenza sui pazienti accertati presso il Centro AIAS di Decimomannu non abbiano più a ripetersi. Occorre una riflessione rigorosa e schietta sulle pratiche di contenzione. Segue ...

Martedi 23 Febbraio 2016
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La vicenda delle violenze accertate e denunciate presso il Centro AIAS di Decimomannu, che hanno avuto a bersaglio utenti disabili e sofferenti mentali ospiti di quella struttura, costringe tutti, operatori, cittadini ed istituzioni a riflessioni che devono andare oltre i confini delle responsabilità individuali ed organizzative e del processo che le dovrà accertare.

La FP CGIL, insieme a FP-CISL e UIL-FLP, da anni ha interpellato la politica e le istituzioni regionali sulla situazione dell’AIAS, denunciando la gravissima condizione in cui erano precipitati i lavoratori e le lavoratrici di quella realtà ed ha chiesto, per gravissime ragioni contrattuali, la revoca degli affidamenti pubblici nei confronti dell’AIAS e l’avvio di una revisione dei criteri di accreditamento di servizi tanto delicati.

Peraltro, tale realtà si è sottratta al confronto con le Organizzazioni sindacali confederali scegliendo l’applicazione di un CCNL da queste non sottoscritto e sottraendosi, anche per questa via, ai   fisiologici controlli e confronti di natura sindacale.

Oggi, pertanto, siamo davanti al palesarsi di un gravissimo collasso nel welfare del nostro territorio e della Sardegna, alla inefficacia dei fragili meccanismi di controllo e di garanzia pubblica sulle attività degli erogatori privati, alla caduta della credibilità di soggetti che a vario titolo concorrono alla gestione del welfare locale. 

Gli episodi venuti alla luce parlano di una condizione di degrado professionale ed umano che – mentre devasta la credibilità di uno dei più importanti soggetti del Terzo settore in Sardegna – non permette ingiuste generalizzazioni e non può essere attribuita a tutti gli operatori dell’AIAS, a coloro che dappertutto e anche a Decimomannu hanno svolto e continuano a svolgere con professionalità, dedizione ed umanità le propria delicate funzioni assistenziali e di cura.

La FP CGIL ha già avviato le procedure di sospensione di un iscritto che risulta coinvolto nei fatti di violenza. Al tempo stesso conferma di essere a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’AIAS che da anni si battono in una lotta impari per i propri più elementari diritti.

Così come siamo a fianco delle operatrici e degli operatori che, nei servizi di riabilitazione e di cura, nell’assistenza domiciliare, nei servizi di integrazione scolastica e di inserimento lavorativo dei disabili si trovano a subire ed a contrastare i tagli dei servizi e delle prestazioni, gli appalti al massimo ribasso, la disapplicazione delle clausole sociali, la precarizzazione del lavoro, l’opacità, le inefficienze e, talvolta, le connivenze tra le Pubbliche Amministrazioni e le imprese erogatrici dei servizi.

Con convinzione invitiamo ad aderire alla campagna nazionale “E tu slegalo”, promossa da un autorevole cartello di associazioni al quale la FP CGIL ha aderito, attivata per contrastare e superare il ricorso alla contenzione fisica e farmacologica diffusa nei luoghi di cura e di assistenza del nostro Paese, che costituisce una straordinaria occasione di riflessione e di iniziativa per tutte le operatrici e gli operatori anche nel nostro territorio.

La FP CGIL di Cagliari già nel 2014 ha denunciato alla Procura di Repubblica gli allora responsabili di un’importante azienda ospedaliera per una gestione delle contenzioni di pazienti non autosufficienti che riteneva in contrasto con i diritti fondamentali della persona umana e con gli obblighi professionali, giuridici e deontologici  degli operatori.

E nelle prossime settimane, in un’iniziativa promossa congiuntamente con la FP CGIL Sardegna, discuterà pubblicamente di contenzione, per trovare alternative a tali pratiche con l’aiuto di esperti sanitari, giuristi, operatori ed associazioni delle famiglie.

Alle persone vittime delle violenze, alle loro famiglie, alle operatrici ed agli operatori che le hanno fatte emergere esprimiamo non solo la nostra più viva solidarietà ma anche la coerenza di un impegno per il rinnovamento del nostro welfare.

La Segreteria della FP CGIL di Cagliari

 

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