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Lettera aperta alle iscritte ed agli iscritti presso la ASL 8

Lettera aperta alle iscritte ed agli iscritti presso la ASL 8

Nel confronto in corso con la ASL 8 e nel rapporto tra le Organizzazione sindacali emergono, talvolta con asprezza non necessaria, contrapposizioni di contenuto, di metodo, di prospettiva e persino di linguaggio. Una lettera aperta del segretario della FP-CGIL.

Venerdi 28 Novembre 2014
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Alle iscritte ed agli iscritti alla FP-CGIL presso la ASL 8

Care compagne, cari compagni,
il complesso confronto tra la Direzione generale della ASL 8, la RSU e le Organizzazioni sindacali si è svolto finora in modo disorganico e frammentato, spezzettato a seconda delle priorità sostanzialmente imposte dalla Direzione generale. Anche per questo emergono, talvolta con asprezza non necessaria, contrapposizioni di contenuto, di metodo, di prospettiva e persino di linguaggio.

Tuttavia non si può tacere che la rozzezza e la volgarità dispiegate in qualche recente comunicato sindacale sono inaccettabili e non possono essere accolte neppure nel confronto più polemico.

La FP-CGIL ha mantenuto e intende mantenere e, semmai, rafforzare un atteggiamento di rispetto e di ascolto, che ritiene  dovuto alla Direzione della ASL, alle altre Organizzazioni sindacali ed agli attori con i quali occorre a vario titolo rapportarsi. Lo stesso rispetto che la FP-CGIL pretende per  tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della ASL, a prescindere da qualsiasi appartenenza sindacale e ruolo professionale.

Nel corso degli anni, la FP-CGIL ha agito per affermare una linea di riconoscimento del ruolo e dell’autonomia della RSU. Nel farlo ha inteso mantenere aperti e vitali gli spazi di confronto al suo interno e cercato di evitare che eventuali differenti valutazioni potessero inficiare il ruolo negoziale dell’organismo rappresentativo dell’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Azienda.

Nel merito delle scelte della contrattazione integrativa, rinviamo alle considerazioni ed alle posizioni condivise con altre Organizzazioni sindacali e con la RSU. In modo puntuale ed argomentato sono state chiarite le ragioni dei giudizi espressi, a partire dalla richiesta che il confronto tra le parti sia aperto all’esame di tutte le proposte e le richieste che le OO.SS. hanno avanzato da oltre un anno a questa parte.

Lo ammettiamo: non riusciamo a prendere fino in fondo sul serio l’impegno dell’Amministrazione sulla valutazione. Ci permettiamo di dubitare dell’adeguatezza del sistema di valutazione delle performance adottato dall’Azienda. Abbiamo molte ragioni per dubitare che questo sistema sia effettivamente orientato ad introdurre qualità e cambiamento nell’organizzazione del lavoro e nelle pratiche professionali, così pesantemente condizionate da numerose criticità organizzative e gestionali più che dai comportamenti individuali delle operatrici e degli operatori. Per questa ragione chiediamo che le modalità della sua implementazione siano ripensate.

Ammettiamo anche che le proposte elaborate dall’Amministrazione sulle posizioni organizzative e sui coordinamenti non ci hanno convinto:  non siamo persuasi che esse siano ispirate alla necessità di mobilitare le migliori energie professionali dell’Azienda e non siamo affatto sicuri che in una fase di incipiente riorganizzazione dell’assetto organizzativo delle ASL sia opportuno precostituire organigrammi che vincolerebbero preventivamente gli esiti di tali processi e che, inoltre,  immobilizzerebbero per anni ingenti risorse destinate alla contrattazione integrativa. Peraltro, il mancato accoglimento di ragionevoli richieste avanzate dalla RSU ha rafforzato i nostri dubbi.

Notiamo che non è stato fatto abbastanza per eliminare o almeno contenere il ricorso alle molte forme di “precariato” presenti nell’Azienda e, avendo apprezzato alcune iniziative  della Direzione generale sulla questione dei “lavoratori in utilizzo”, riteniamo che a questa materia sia possibile che le parti dedichino  una maggiore e più efficace  attenzione.

È interessante osservare l’agitazione che si realizza intorno all’accordo per la produttività per il 2014. Facciamo sommessamente notare che, come sempre, si discute solo a fine anno di quanto dovrebbe essere posto a base di processi di valutazione delle attività annuali, senza alcuna adeguata programmazione delle medesime e senza la definizione dei necessari obiettivi, in assenza dei quali la valutazione diventa un rito di cui prima che la discrezionalità colpisce l’insensatezza.

Nel contempo, alle lavoratrici ed ai lavoratori si bloccano i rinnovi contrattuali e si rivolge un‘incontenibile marketing governativo sulla riforma della P.A., in un quadro di diffusa e perdurante incapacità all’utilizzazione ed alla valorizzazione delle grandissime energie professionali diffuse nei servizi pubblici e anche nella ASL 8, così necessarie per garantire alla cittadinanza il livello di prestazioni cui ha diritto.

Sull’insieme di queste questioni, a nostro parere,  è necessario un profondo ripensamento, accompagnato da una seria ricostruzione della nostra presenza nella ASL 8.

Un processo da costruire con la vostra consapevole ed attiva partecipazione, a partire dal prossimo appuntamento dello sciopero generale nazionale del 12 dicembre e della manifestazione che terremo a Cagliari, alla quale vi invitiamo fin d’ora a voler partecipare.

Fraterni saluti.

Cagliari, 26 novembre 2014

Giorgio Pintus
Segretario generale FP-CGIL di Cagliari

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