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MEM: lo stato di agitazione prosegue e diventa unitario

MEM: lo stato di agitazione prosegue e diventa unitario

Preoccupazione e sconcerto delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema bibliotecario e archivistico del Comune di Cagliari per la posizione di Legacoop e delle cooperative affidatarie del servizio, che ha portato ad un verbale di mancato accordo. Segue ...

Sabato 01 Novembre 2014
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Ordine del giorno conclusivo
Assemblea sindacale MEM - Mediateca del Mediterraneo
Cagliari, 31 ottobre 2014

Le lavoratrici ed i lavoratori, dipendenti o soci/e delle cooperative fino ad oggi incaricate della gestione del sistema bibliotecario ed archivistico del Comune di Cagliari, si sono riunite/i in assemblea sindacale in data 31 ottobre 2014, per discutere le risultanze del confronto con Legacoop sul passaggio di gestione del servizio nei confronti dell’ATI neo-affidataria.

L’assemblea esprime la più grande preoccupazione ed insoddisfazione per l’esito del confronto sindacale, tradottosi in un  “verbale di mancato accordosu materie essenziali per la condizione contrattuale delle operatrici e degli operatori.

Per effetto del passaggio dal CCNL Federculture al CCNL Multiservizi imposto dall’ATI subentrante, infatti, risulta gravemente pregiudicata la posizione contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori, sul piano retributivo, contributivo e sul terreno degli orari di lavoro.

Pertanto, resta in piedi la vertenza per una corretta contrattualizzazione del rapporto di lavoro, che proseguirà con strumenti di natura sindacale, con la richiesta di un intervento alle  istituzioni di controllo ed alla stessa magistratura del lavoro.

L’assemblea ha conferito alla FP-CGIL ed alla FP-CISL un mandato esplicito ad attivare un confronto sui temi dell’organizzazione del lavoro, al fine di ridiscutere l’allocazione delle risorse del servizio che, in diverse situazioni, ha creato ulteriori penalizzazioni, nella forma di pesanti riduzioni degli orari contrattuali e, quindi, del reddito.

Nell’ambito di tale confronto, le OO.SS. sono altresì impegnate a sollecitare l’Amministrazione comunale perché dia una valutazione responsabile sul corretto rispetto degli standard organizzativi e del personale previsti dal capitolato d’appalto.

E’ chiaro che in questo frangente, è particolarmente messa a prova la qualità delle relazioni contrattuali e delle stesse relazioni sindacali: per questa ragione le lavoratrici ed i lavoratori confermano l’affidamento  alle Rappresentanze sindacali aziendali e territoriali della FP-CGIL e della FP-CISL dello sviluppo delle opportune iniziative, nei confronti del movimento cooperativo, delle Cooperative aderenti all’ATI, dell’Amministrazione comunale e di ogni attore istituzionale coinvolto nella vicenda.

Costruire condizioni di reciproca fiducia, in questo ambito, sarà particolarmente impegnativo e richiederà a tutti un’attenta considerazione del punto di vista e delle buone ragioni di ogni altro soggetto coinvolto.

Le lavoratrici ed i lavoratori del servizio affrontano questa sfida con impegno, consapevoli del valore e dell’utilità del proprio lavoro, delle proprie motivazioni e delle proprie competenze professionali.

A partire da ciò, é confermato e ribadito unitariamente lo stato di agitazione del personale del servizio, con l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori a sviluppare, unitamente alle loro OO.SS.,  ogni iniziativa utile a che il lavoro nei servizi per la cultura sia adeguatamente tutelato e valorizzato e che il settore dei beni culturali sia, ad ogni livello e nel suo complesso, destinatario di azioni di sviluppo e di investimento, anche economico,  finalizzate a migliorare le condizioni di vita delle nostre comunità ed a creare nuova e decente occupazione.

Approvato con voto unanime.

 

 

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