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Regione Sardegna e mobilità: arbitrio o regole?

Regione Sardegna e mobilità: arbitrio o regole?

Oggi ci sono dipendenti del comparto regione che vivono la stessa situazione (distanza da casa, direzione di appartenenza, carico familiare etc.) i quali, quando fanno domanda di mobilità, vengono trattati in modo differente. Perché?

Lunedi 06 Gennaio 2020
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Oggi ci sono dipendenti del comparto regione che vivono la stessa situazione (distanza da casa, direzione di appartenenza, carico familiare etc.) i quali, quando fanno domanda di mobilità, vengono trattati in modo differente.

Perché?

Perché non ci sono regole, e quelle poche che ci sono non vengono rispettate.

Oggi ci sono dipendenti dell’Amministrazione centrale assegnati molti anni fa ad una direzione generale e, nonostante da molto tempo facciano domande di mobilità, non vengono spostati. Altri vengono spostati nel giro di 24/48 ore.

Perché?

Perché viviamo in un regime feudale.

Noi siamo contrari. Vogliamo che diventi una battaglia di tutte le lavoratrici e lavoratori. Vi chiediamo di darci una mano. Chiediamo alle altre sigle sindacali di preferire le regole e la trasparenza all’arbitrio feudale.

Cominciamo proponendovi una bozza di regolamento sulla mobilità che abbiamo elaborato, e che va tarato su ogni sede di contrattazione integrativa.

Ci aiutate?

Potete contattarci a fpcgilcosire@gmail.com


Enrico Lobina

 

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